[BUMP] Gatti Rossi in un Labirinto di Vetro (1975)


Gatti Rossi in un Labirinto di Vetro

Prosegue la rubrica [BUMP] che si occupa di ripescare dagli archivi di MoviesTavern il materiale passato sotto silenzio.

Questa settimana è il turno di “Gatti Rossi in un Labirinto di Vetro” probabilmente rimasto nell’oblio anche per la mia poco lungimirante decisione di pubblicarlo il 31 Dicembre……

Il film datato 1975 porta la firma di Umberto Lenzi, sia per i suoi film cannibalici per i quali rappresenta l’alfa e l’omega, avendo diretto l’iniziatore del genere, “Il Paese del Sesso Selvaggio” nel 1972 e il film che idealmente chiude il decennio cannibal, “Cannibal Ferox” (1981), passando per “Mangiati Vivi!” (1980).

Tuttavia a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, Lenzi fu un apprezzatissimo regista di Gialli all’italiana o, con espressione inglese thrilling. Dal suo “debutto” del 1969 con “Orgasmo”, dove troviamo protagonista Carrol Baker che in seguito lavorerà spesso con Lenzi, il regista inanellò una serie di produzioni sfruttando il filone che tanto successo stava avendo in Italia. Sempre nel 1969 uscirà “Così Dolce…Così Perversa” mentre nel 1970 sarà il turno di “Paranoia“. Nel 1971 lo vedremo dirigere un giallo atipico, “Un Posto Ideale Per Uccidere”, e uno che ormai iniziava a risentire dei dettami nel nuovo giallo-thriller argentiano (anche nel titolo) ovvero “Sette Orchidee Macchiate di Rosso”. Seguirono “Il Coltello di Ghiaccio” (1972), “Spasmo” (1974) e per l’appunto “Gatti Rossi in un Labirinto di Vetro” (1975) che chiude la sua parentesi gialla.

Gatti Rossi è un film interessante, con un titolo meraviglioso, il cui significato diventerà chiaro nel corso della narrazione che, pur riproponendo temi e stili tipici del giallo all’italiana, sa coinvolgere e riesce a far perdere la testa allo spettatore con la sua interminabile sequela di sospetti e controsospetti.

Merita una visione

3 risposte a "[BUMP] Gatti Rossi in un Labirinto di Vetro (1975)"

    1. Mi mancano pochissimi gialli di Lenzi da vedere quindi è possibile che io debba rivedere il mio parere, però questo mi è piaciuto abbastanza. Gli altri a volte li trovo un po’ trovvao “classici”. Chissà, magari mi ravvedrò! 🙂

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      1. Ma non bisogna ravvedersi! I gusti sono personali ed il bello del mondo è che siano diversi. Io mi sono limitato a dire cosa penso del film. Ma sono felice di leggere che, invece, un’altra persona ha gradito un film che non mi ha entusiasmato. Un caro saluto.

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